Sono passati vari anni dalla pubblicazione del volume “Professione Ostetrica/o – Aspetti di medicina legale e responsabilità”. Il testo è del 2001 e l’impostazione che fu data allora alla materia è coerente con i principi che sono andati consolidandosi successivamente. In particolare in questi anni si sono affermati i principi della responsabilità e dell’autonomia dell’ostetrica ed è stata puntualizzata l’intellettualità della professione e l’approccio scientifico che l’ostetrica deve garantire nella sua attività. La legge 251 del 2001 si è proposta – sempre negli anni – come chiave di lettura del profilo professionale approvato con decreto ministeriale 740 del 1994, con ciò avvalorando le indicazioni che erano già contenute nel libro di cui si discute. Nonostante l’impostazione per alcuni versi anticipatrice, il libro merita un aggiornamento, con riferimento al contributo dottrinale sorto in relazione alla legge 43 del 2006 e ad alcune sentenze che hanno interessato l’ostetrica in questi anni. Meritevole di attenzione è anche il tema – trascurato nell’edizione 2001 – degli operatori di supporto e della responsabilità dell’ostetrica nel governo di tali figure. Va inoltre approfondito il tema della certificazione, già trattato, ma in forma troppo sintetica. Sotto il profilo strettamente forense, nella prospettiva di un’ostetrica “perito” o “consulente tecnico”, sono anche da considerare gli aspetti procedurali e contenutistici relativi alle attività doverose quando l’ostetrica rivesta uno dei due ruoli citati. In senso analogo, va anche presentata la metodologia d’approccio, in ambito clinico, quando si presentino casi di interesse forense.